Bandoneon 142, tastiera destra aprendo.

Conoscere la disposizione delle note nelle tastiere del bandoneón è fondamentale per poter suonare questo strumento.

In questo articolo discutiamo e mettiamo a disposizione lo schema dei tasti per il bandoneón 142, ovvero il tradizionale bandoneón “da tango” e il più utilizzato in tutto il mondo.

Il bandoneón è uno strumento tedesco nato in origine per la musica popolare tedesca e, in parte, per la musica classica, ma ebbe la sua maggiore diffusione in Argentina con il tango.

Ci sono stati molti tipi di layout di tastiera, ma quello che è stato utilizzato nel tango, e il più usato oggi, è il bandoneon 142 Rheinische Tonlage, di solito chiamato bandoneón bisonoro o, impropriamente, bandoneón diatonico.

Perché si chiama bandoneón “bisonoro”?

Qual è il significato del termine “bisonoro”? Questa parola si riferisce al fatto che la disposizione delle note nella tastiera cambia a seconda che si apra o si chiuda il mantice. Per esempio, consideriamo la tastiera destra.

Bandoneon 142, schema della tastiera destra aprendo.
Bandoneon 142, schema tastiera destra chiudendo.

Come puoi vedere nelle immagini sopra, molte note cambiano posizione a seconda che si apra o si chiuda il mantice. Vediamo ora il confronto della tastiera destra con un pianoforte.

Se guardi l’immagine qui sopra, puoi vedere che la tastiera parte da LA3 (il LA nella terza ottava completa del pianoforte) fino a SI6. Ciò significa che la gamma di note del bandoneón destro copre più di 3 ottave.

Ora vediamo il layout per la tastiera sinistra del bandoneón.

Bandoneon 142: schema tastiera sinistra

Schema delle note del bandoneon 142, tastiera sinistra in apertura.

La tastiera sinistra è la parte dove si trovano le note più gravi disponibili sul bandoneón. Come nel caso della tastiera destra, lo schema dei tasti cambia se si apre o si chiude il mantice.

Tastiera sinistra bandoneon 142, disposizione delle note chiudendo il mantice.

Compariamo la tastiera sinistra con il piano: vediamo che la nota più grave è un DO2 mentre la più acuta è un SI4. La tastiera sinistra copre quasi 3 ottave.

Confronto tra l'estensione del pianoforte e quella della tastiera sinistra del bandoneón.

Estensione totale delle tastiere del bandoneón

Il bandoneón ha un’estensione totale di note che copre quasi 5 ottave (da DO2 a SI6), con una parziale sovrapposizione della tastiera sinistra e destra da LA3 a SI4.

Estensione totale del bandoneón: confronto con la tastiera del pianoforte.

Scarica lo schema dei tasti del bandoneón (PDF)

Qui sotto puoi scaricare un PDF con lo schema dei tasti delle tastiere del bandoneón, utile se ti stai avvicinando a questo strumento.

Per risparmiare inchiostro della stampante, abbiamo preparato anche una versione in bianco e nero, pronta per essere stampata.

Cosa significa “142” nel bandoneón?

Il numero 142 si riferisce alla quantità di “toni” disponibili nel bandoneón Rheinische Tonlage.

Con 33 tasti sulla tastiera sinistra e 38 tasti su quella destra, abbiamo un totale di 71 tasti.

Questo numero raddoppia se si tiene conto del fatto che lo strumento ha due possibilità di esecuzione, in apertura o in chiusura. Così arriviamo al fatidico numero 142.

Perché la tastiera del bandoneón 142 è così caotica?

Molti si chiedono perché la tastiera del bandoneón 142 sia così caotica, e perché i tasti non siano disposti in una disposizione seriale, cioè cromaticamente come in un pianoforte o in una fisarmonica a bottoni.

La risposta, secondo alcuni, sta nel modo di suonare il bandoneón e nella sua ergonomia.

Una tastiera cromatica seriale non sarebbe adatta ad essere suonata da una mano bloccata da una cinghia, e sarebbe come bloccare la mano di un pianista che dovrebbe muoversi liberamente sulla tastiera.

La disposizione “caotica” della tastiera permette di muovere la mano in un movimento a spirale, evitando così che le dita siano intrappolate in uno spazio molto limitato sulla tastiera. Tuttavia non crediamo ci sia una vera e propria progettazione ergonomica dietro questa disposizione.

Una ragione molto più semplice è legata al fatto che il bandoneón nacque come strumento “diatonico” ovvero per suonare solo in certe tonalità aprendo e in altre tonalità chiudendo (come l’organetto, per intenderci). Col passare del tempo vennero aggiunte delle note, ma non essendo possibile aggiungerle tra le note già esistenti (in quanto avrebbero richiesto una riprogettazione dei pettini, cioè delle piastre di metallo che supportano tutte le ance) le note extra vennero aggiunte sempre all’esterno del nucleo “centrale” diatonico.

Bandoneon 142, tastiera destra: in rosso il "nucleo diatonico" originale.
Bandoneón 142, tastiera destra: in rosso il “nucleo diatonico” originale.

Aggiungendo note lo strumento passò dall’essere diatonico (ovvero in grado di suonare solo in certe tonalità) a cromatico (ovvero capace di suonare in qualsiasi tonalità sia aprendo sia chiudendo il mantice) ma con una disposizione caotica delle note. Questa disposizione caotica, probabilmente accidentale e non voluta, comunque va a beneficio dell’ergonomia.

In ogni caso, ci sono anche bandoneón con tastiere “seriali”. Sono chiamati bandoneón cromatici o bandoneón unisonori. Il più famoso è il bandoneón Peguri.

Abbiamo parlato in modo esteso dei vari tipi di bandoneón esistenti in questa guida per aiutare a trovare il bandoneón più adatto a te. Se ancora non hai trovato il tuo bandoneón ti consigliamo vivamente di leggerla.

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